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Il Sacro Monte che non c’è - la video installazione

Così la spiega Claudio Zanotto Contino:

Il 2015 è stato l’anno della mia totale immersione nelle rappresentazioni della Passione di Sordevolo: ho visto la rappresentazione di giorno, di notte, quella dei bambini, una sera sono stato in scena, uno della “plebe”, un’esperienza che consiglio. La mia è stata, però, una partecipazione di lusso, perché la Betta mi ha accompagnato, discretamente, fino in cima al Calvario ed ho potuto assistere da vicino al momento in cui viene alzata la croce.
L’idea di una video installazione che mettesse in scena il mio punto di vista sull’esperienza vissuta in quegli anni, a quel punto era già in mente, lievitata, macerata, cosa fatta o meglio da farsi.
Realizzare “ Il Sacro Monte che non c’è”, un percorso devozionale fra cappelle con dentro le immagini in video degli attori della Passione. Presentato il progetto e ottenuto il consenso da parte dell’Associazione Teatro Popolare di Sordevolo, sono iniziate le necessarie riprese video.
Le riprese sono state effettuate durante il periodo delle rappresentazioni, dentro e fuori l’Anfiteatro, vuoto e con il pubblico, nel backstage e poi le singole parti con gli attori in primo piano.
C’è un Prologo che è “La Passione secondo l’Asina”: Geraldina abita le scenografie, lo spazio teatrale della Passione prima che la tragedia avvenga, c’è un Epilogo che è “il backstage”, quello che non si vede, la traboccante e incredibile vita vera dietro il Teatro ed in mezzo alcune cappelle con le scene che raccontano le ultime ore di Cristo.
Nelle immagini video gli attori sono volutamente pensati come icone bizantine; il loro volto e la loro voce sono al centro di quanto si vede e ascolta. La fruizione sonora avviene attraverso a delle cuffie, che rendono estremamente intimo l’ascolto. Il visitatore si trova a faccia a faccia con il personaggio e il suo dramma.
“La Passione” rappresentata nell’Anfiteatro genera un’emozione collettiva, “Il Sacro Monte che non c’è” cerca un incontro ravvicinato con gli attori e la loro bravura è assolutamente in primo piano.
Intorno ai primi piani degli attori c’è un gioco di sipari e scene in movimento realizzate con esclusivi e inediti punti di ripresa in Anfiteatro. Il sonoro stesso è frutto di quanto registrato durante le riprese, il suono del “pensiero di Geraldina che non capisce, il suo tarlo”, che ricorda gli scricchiolii di una nave, è il suono delle assi del Calvario.
Abbiamo fatto “il nostro meglio”, ora tocca a voi aprire il cuore.
 
E, a seguire, ecco il video della preparazione che potrete ammirare presso la splendida sede della Trappa di Sordevolo fino a fine estate.